First Prize
ZDA | ZUPELLI DESIGN ARCHITETTURA
Ezio Zupelli, Giorgia Bianchi, Matteo Sturla, Silvio Lussana, Simone Marzorati, Matteo Leverone
YAC sfida gli architetti a trasformare la Fortezza Militare di Capo d'Orso in un museo della storia militare, marittima e della navigazione. Sarà un luogo dove il resoconto degli eventi accaduti in questo tratto di mare potrà dare origine a uno dei musei più affascinanti del Mediterraneo.
Esistono spazi in cui la memoria assume una dimensione fisica, quasi tangibile, e il ricordo del passato ci ammanta con straordinario realismo ed intensa attualità.
La batteria militare di Capo d’Orso, a Palau, è uno di quei luoghi: scolpita nel granito di una costa monumentale, dai suoi bastioni i lussuosi panfili che veleggiano sul Mediterraneo si confondono alla memoria dei galeoni inglesi che secoli orsono inseguivano la flotta napoleonica in questo stesso tratto di mare.
Qui le guerre sono finite, i soldati se ne sono andati, ma ne restano le caserme, le postazioni di tiro, gli arsenali: architetture dimenticate sopravvissute al proprio scopo, retaggio di tempi severi, in cui le pagine della storia erano scritte dall’acciaio delle baionette e dallo stilo dei cannoni.
Una storia per certi tratti troppo vicina e difficile da raccontare, ma cionondimeno fondamentale da tramandarsi e farsi conoscere dalle nuove generazioni.
A tale fine nasce Military Museum, il concorso di YAC ed Agenzia del Demanio per trasformare la Batteria Militare di Capo d’Orso in un museo della storia militare, della marina e della navigazione, un luogo in cui il racconto delle vicende che hanno interessato questo fazzoletto di mare possa dare origine ad uno dei musei più affascinanti del Mediterraneo, attrazione per i milioni di turisti che ogni anno ne affollano le coste, e nuovo fondamento per la costruzione di una civiltà di pace e solidarietà.
Tale la sfida di Military Museum, il concorso che offre ai progettisti l’opportunità di disegnare il più importante centro di scoperta della Storia Militare: un luogo in cui lasciarsi trasportare dal racconto di vicende antiche e di un tempo in cui il mare era piegato dal sudore dell’uomo e dal ruggito dei cannoni. Rigenerata dalla cultura e da nuove architetture, le bocche di fuoco di Capo d’Orso non serviranno più logiche di violenza, ma si orienteranno ad arricchire la società contemporanea offrendo al mondo uno dei musei più affascinanti d’Europa, incastonato fra le rocce di una natura selvaggia ed immerso in un paesaggio fra i più maestosi del Mediterraneo.
YAC ringrazia tutti i progettisti che raccoglieranno questa sfida.
Ciascuna giuria è nominata con massima cura, ed è composta da professionisti di chiara fama la cui attività abbia espresso forme di attinenza in relazione ai temi di gara.
YAC ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno preso parte all’organizzazione e allo svolgimento della gara, condividendo tempo, materiale e risorse per rendere unica l’esperienza dei concorrenti.