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Concorsi Aperti

Oasi di Orbetello

WWF Observation Cabins

YAC invita gli architetti a progettare punti di osservazione e un centro visitatori. Tali elementi rappresenteranno una perfetta combinazione di specie, luogo di formazione e bellezza. Questo luogo sarà uno spazio per proteggere e salvaguardare la natura.

WWF Observation Cabins

Consumo di suolo, deforestazione, bracconaggio. Se le numerose specie che abitano la Terra avessero voce, assordante sarebbe il grido di dolore a levarsi dai deserti alle montagne, dalle foreste incendiate ai cieli inquinati. 

Non ci sono vincitori o vinti nella lotta alla tutela degli ecosistemi, eppure l'uomo pare indugiare. Mentre i delicati equilibri che sorreggono questo pianeta vanno erodendosi, anacronistici sistemi economici si attardano a invertire la rotta di una corsa verso un progresso senza futuro, verso un benessere senza domani.

È questa la consapevolezza che anima le iniziative di WWF, che da sessant’anni si fa interprete di quel grido silenzioso di chi non ha voce per chiedere aiuto. È con questo spirito che sono nate le oasi del WWF: un disegno volto a tutelare la ricchezza che trova casa su questo pianeta, nonché il diritto stesso all'esistenza di ogni creatura vivente.

Tutelare significa dare accesso e godimento delle meraviglie di Madre Natura.

Ma non esiste tutela senza divulgazione, non esiste conservazione senza fruizione. Tutelare significa dare accesso e godimento delle meraviglie di Madre Natura: perché è solo godendo della bellezza che ce ne si può innamorare ed è solo innamorandosene che si può diventare parte attiva della difesa del nostro pianeta.

Crea un luogo dove si formano le coscienze, dove il visitatore possa riconciliarsi con la natura.

Tale è lo scopo di WWF Observation Cabins: il concorso di YAC e WWF per sostenere una delle più antiche oasi di WWF, con l’obiettivo di creare un luogo dove si formano le coscienze, dove il visitatore possa riconciliarsi con la natura, godendo e prendendo consapevolezza della meraviglia che giace là dove l’uomo sa fare silenzio.

Attraverso il concorso, gli architetti avranno l’opportunità di giocare un ruolo chiave nella lotta alla difesa del pianeta, generando punti di avvistamento e un centro visitatori che siano sinonimo di convivenza fra specie, luogo di formazione e bellezza: un presidio per la tutela e salvaguardia della natura.

Un concorso per riscoprire la vocazione fondamentale dell’architettura, cioè quella di natura “addomesticata” in cui l’uomo possa sostare per commuoversi innanzi al fiammeggiare di tramonti incandescenti, sussultare al levarsi in volo di fenicotteri rosa, o rabbrividire sotto la gelida carezza delle brezze di ponente.

YAC ringrazia i progettisti che raccoglieranno questa sfida.

Vincitori

First Prize

Fingers Crossed

Gioia Romani, Filippo Marconi, Simone Passaro, Lorenzo Bacci

Fingers Crossed

Second Prize

three times K

Weronika Klaus, Joanna Klejment, Aleksandra Kreft

three times K

Third Prize

Felipe Astudillo + Fernando Contreras

Felipe Astudillo, Fernando Contreras

Felipe Astudillo + Fernando Contreras

Gold Mention

V|K

Verena-Julia Klemm

V|K

Gold Mention

SLIM

Stefano Lacala

SLIM

Giurati

Ciascuna giuria è nominata con massima cura, ed è composta da professionisti di chiara fama la cui attività abbia espresso forme di attinenza in relazione ai temi di gara.

Partner

YAC ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno preso parte all’organizzazione e allo svolgimento della gara, condividendo tempo, materiale e risorse per rendere unica l’esperienza dei concorrenti.

WWFSou Fujimoto ArchitectsSANAABjarke Ingles GroupFoster and PartnersHHF ArchitectsNational GeographicSnohettaBlue Società di gestione del risparmioMariana de Delas StudioRaulino Silva Arquitecto

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