First Prize
ACQ studio
Alessandro galastri, guido quirici, nicolò campanini, giacomo cozzi, andrea maltinti
La sfida di Lamborghini Road Monument è quella di costruire due landmark architettonici volti a segnare gli ingressi di Sant'Agata Bolognese e del suo stabilimento. Due landmark per celebrare la leggenda e scolpire nella materia la storia di velocità, potenza e innovazione.
Dal 1963 l’azienda non realizza vetture, ma sogni a quattro ruote: capolavori di design e ingegneria che hanno calcato i continenti per imporsi - nel mondo - con il proprio carattere pionieristico e visionario.
Una leggenda internazionale dal cuore italiano. Una leggenda che, dal 2018, si arricchirà di un ulteriore avvincente capitolo.
Prodotto in Italia, e conosciuto con il nome di progetto “Urus”, il terzo modello della casa del Toro si appresta ad imporsi sul mercato come nuova icona del lusso Made in Italy: una supersportiva fra i SUV.
È dunque per celebrare un simile evento che – contestualmente ad un imponente ampliamento della propria sede- Automobili Lamborghini intende innovare i luoghi della leggenda, invitando i progettisti a immaginare due installazioni monumentali che segnino l’accesso agli storici stabilimenti del Toro.
Come interpretare, in chiave architettonica, il DNA di uno dei marchi più rappresentativi nella storia dell’automobile?
È questa la sfida di Lamborghini Road Monument, il concorso di Automobili Lamborghini per la realizzazione di due opere di architettura, orientate a caratterizzare gli accessi a Sant’Agata Bolognese e al proprio stabilimento: due opere per celebrare la leggenda e fissare, nella materia, una storia di velocità, potenza ed innovazione.
Destinato a realizzare un intervento di fama internazionale, Lamborghini Road Monument si appresta a lasciare un segno significativo nell’architettura contemporanea, offrendo l’opportunità di consacrare il talento dei migliori creativi a servizio di un marchio –quello del Toro- fra i più prestigiosi e venerati al mondo.
Lamborghini ringrazia i progettisti che accoglieranno questa sfida.
Ciascuna giuria è nominata con massima cura, ed è composta da professionisti di chiara fama la cui attività abbia espresso forme di attinenza in relazione ai temi di gara.
YAC ringrazia quanti, a diverso titolo, hanno preso parte all’organizzazione e allo svolgimento della gara, condividendo tempo, materiale e risorse per rendere unica l’esperienza dei concorrenti.